La storia

L' Istituto Comprensivo Statale Latiano con Indirizzo Musicale

L' I.C. è costituito da 7 plessi: 4 plessi di scuola dell'infanzia, 2 plessi di scuola primaria, 1 plesso di scuola secondaria di primo grado (in seguito al recente accorpamento dei due plessi "Croce-Monasterio").

Dall'anno scolastico 2020-2021, nella nostra scuola secondaria di primo grado è stato attivato il  Percorso ad Indirizzo Musicale che prevede lo studio dei seguenti strumenti: chitarra, violino, pianoforte, tromba, percussioni, flauto, clarinetto e violoncello.

Dallo scorso anno scolastico l’obiettivo è stato quello di dare vita alla Musica d’ insieme, un’esperienza nuova, creativa e collettiva che significa mettere in atto quanto appreso nelle lezioni individuali, favorendo la socializzazione e l’integrazione, divertendosi a suonare con gli altri. Si è, pertanto, creata un'orchestra composta da ben 100 elementi, ossia 100 alunni che suonano insieme mossi dal piacere di fare musica.

La città di Latiano

La fondazione della città di Latiano, che attualmente conta una popolazione di circa 14.000 abitanti, viene fatta risalire da alcuni storici al secolo XI e si trova sull’antica via Appia che da Brindisi porta a Roma. Dall'origine fino alla vendita del feudo di Latiano, ad opera del re Ladislao (anni 1092 - 1407), le vicende storiche di Latiano furono quelle del Principato di Taranto.

Nel 1194 al dominio normanno successe quello svevo e successivamente subentrarono gli angioini e gli aragonesi, fino a passare da feudo a baronia. Ultimo barone fu Domenico Imperiali, nipote di Carlo, che comprò il titolo di marchese dando, così, inizio al marchesato di Latiano.

Rare e incerte sono le notizie che si riferiscono ai secoli in cui la nostra città fu governata dai baroni; è documentata l'esistenza del castello nell'anno 1577 e quella della torre medioevale (detta del Solise) nell'anno 1528 che sorsero su preesistenti strutture medioevali. Gli anni del marchesato vanno, invece, ricordati per la figura dei Marchesi Imperiali che furono uomini di raffinata cultura, che seppero abbellire il paese di nuove costruzioni e restaurare quelle già esistenti.

Con gusto decisamente barocco furono trasformati il Castello, la chiesa matrice, la chiesa di Sant'Antonio, mentre fu costruita la chiesa del Santissimo Crocifisso.  Soppressa la feudalità nel 1806 da Napoleone, Latiano seguì le vicende del Regno di Napoli, con il sorgere anche in queste zone del fenomeno del brigantaggio. L'atmosfera generale di paura, il disordine, i gravi danni economici causati dalle continue scorrerie dei briganti fecero partecipare Latiano ai moti liberali e alla nascita della Carboneria. Dopo l'unificazione d'Italia, una nuova vita cominciò per la nostra città; alla miseria e alla precarietà delle condizioni di vita subentrò uno stato di agiatezza che favorì la creazione di piccole industrie che sfruttavano le risorse locali. I trappeti e i palmenti furono le prime realizzazioni.

Vennero, poi, i grossi stabilimenti i quali costituirono le stabili basi dell'economia che accompagnò le febbrili attività dei cittadini sin dopo la prima guerra mondiale. Un’economia, quindi, basata soprattutto sull’agricoltura, con produzione di vino e olio dato il territorio pianeggiante e le distese di ulivi secolari.

Questo ha favorito la nascita di numerose aziende agricole e masserie, alcune delle quali sono diventate didattiche e accolgono gli alunni del nostro Istituto nei diversi periodi dell’anno, a seconda delle diverse colture e produzioni.